Autore: Elisabetta Bolondi
Area tematica: Società - Codice dell'autore: elisa
Una riflessione del sociologo Ilvo Diamanti
inviato il: 18/11/2007
Propongo una riflessione su questa descrizione degli italiani di oggi, che compare in un articolo pubblicato su La Repubblica del 19 novembre, ad opera del sociologo professore Ilvo Diamanti.





Noi italiani. Un popolo di tassisti, farmacisti, notai, commercialisti, autotrasportatori, avvocati, veneti, romani, siciliani, interisti, bianconeri, milanisti, laziali, romanisti. Disposti a mettere da parte le nostre divisioni faziose quando di fronte c'è il "nemico Pubblico". Lo Stato. A cui chiediamo, tuttavia, di difenderci. Da noi stessi. Dalle nostre reciproche minacce.

Noi italiani. Invochiamo l'ordine e pratichiamo l'anomia. Rivendichiamo sicurezza ma siamo comprensivi con chi la minaccia. Siamo inflessibili con gli "altri" e con gli "stranieri", ma indulgenti con noi stessi. Abbiamo pochi valori e poche regole comuni. In rapido degrado. Ogni casta, ogni tribù, ogni clan, ogni contrada, ogni famiglia usa la propria bussola etica. Di cui modifica i punti cardinali, in modo disinvolto. A seconda del momento e della necessità. Siamo il Paese dell'Assoluto Relativo. Dalla parte dei poliziotti ma non contro gli ultrà. Inflessibili e indulgenti al tempo stesso. Vogliamo la tolleranza zero. Virgola cinque.

Per questo, a volte, anzi: sempre più spesso, ci capita di provare malessere. Difficile non sentirsi confusi - e un po' infelici - se i confini del paesaggio etico si perdono.



(18 novembre 2007)

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